Roma e le case chiuse

Un tempo esistevano le case chiuse o bordelli ed erano molto diffuse specialmente nelle grandi metropoli poi ad un certo punto il concetto di famiglia ed il cattolicesimo fecero decadere il tutto.

In precedenza le case chiuse erano il simbolo della libertà sessuale, una rivoluzione politica e culturale poi la legge Merlin che pose fine a questo iter che a quei tempi era considerato normale, era il 20 settembre del 1958.

Le prime case chiuse comparvero nel lontano 1875 e nel raggio di pochi anni si divulgarono molto a Roma diventando oltre 35, la maggior parte di queste si trovavano nel centro storico.

Quelle più costose si trovavano si riconoscevano dalle statue di nudi al loro ingresso e dai drappi rossi, alcune di queste quando vennero chiuse si trasformarono in alberghi come l’hotel Due Torri, L’hotel Pincio e l’hotel Menphis.

Sono passati 61 anni dalla messa in vigore della legge Merlin che oltre a chiudere le case di tolleranza sanciva la legittimità del reato di prostituzione ma la vera cosa grave è che questa non è mai terminata ma è passata nelle mani delle associazioni a delinquere ed ha visto anche il nascere del fenomeno dello sfruttamento.

Da quel fatidico anno non si è mai smesso di discutere sul problema, una cosa è certa, questa legge ha creato una vera e propria situazione di emergenza che ancora oggi non ha un rimedio efficace.

Quando ci si recava in una di queste case il cliente, dopo aver scelto la ragazza ideale passava al pagamento che era in anticipo, il cliente scegliendo la ragazza gli faceva guadagnare un obolo che a fine serata definiva il compenso per quella ragazza, più oboli si avevano e più si veniva pagate.

Quando entravi ti trovavi di fronte ad una grande sala, le ragazze presenti dovevano essere rigorosamente maggiorenni, il cliente in questa sala procedeva alla scelta della ragazza dopo averle visionate tutte.

In tutti i locali erano presenti e ben visibili le regole di base per una buona prevenzione delle malattie, erano presenti anche tutti i regolamenti vigenti in quella determinata casa.

Le camere erano dotate di tutti i confort, compreso il bagno e a cadenza periodica le varie ragazze presenti erano sottoposte a rigidi controlli sanitari atti a salvaguardare la loro salute e quella dei futuri clienti.